Quest'anno Kantiere Misto in occasione della consueta partecipazione al Rock&Doc Venice Festival , ha indetto un concorso rivolto agli artisti che avessero da proporre una o più opere adatte a sopportare l'esposizione continua all'aperto, 24 ore su 24, con ogni condizione meteo (o quasi...).
Elena Visotto ha partecipato alle selezioni ed è stata scelta ad esporre durante tutta la durata del festival i suoi due quadri: Alieno Epsilon n. 10 e Alieno Delta n. 20, entrambi acrilici.
Delle due opere quello che mi ha incuriosito sono state le forme isolite, dai colori forti, su due sfondi completamente diversi.
Elena è stata molto disponibile e ha risposto a qualche domanda.
K Come mai hai ritratto due alieni?
E L'umanità si è sempre considerata al centro di tutto, ma in senso negativo: stiamo distriggendo questo pianeta, la nostra casa. Per quanto ne sappiamo è l'unico posto che abbiamo a disposizione. Lo spazio è infinito, certo, ma fino ad ora non ci siamo mossi gran che da qui. L'esperienza sulla luna non si è mai ripetuta.
K Quindi ti affascina l'idea che ci sia qualcos'altro?
E Ne sono totalmente sicura, ma le possibilità ora di incontrarci sono davvero esigue. Forse in un futuro, chi lo sa, tra diecimila anni. Anche se abbiamo scientificamente superato la concezione tolemaica della terra al centro dell'universo, siamo ancora molto "egocentrici".
E Sì, potevo scegliere anche il mondo animale, ma sarebbe stato troppo vicino di nuovo. Ho voluto anche lanciare un messaggio all'essere umano "Sveglia! Non sei l'unico!"
K Da quanto dipingi?
E Da otto anni. Alle scuole superiori ho frequentato l'istituto d'arte, ora sono al terzo anno dell'Accademia delle Belle Arti a Venezia.
K Il tema dell'alieno, dell'altro è un tema che ti ha sempre interessato o è un tema a cui ti dedichi da poco?
E È un interesse recente, dell'anno scorso. Ho fatto delle ricerche e ho ascoltato persone che sostengono di essere venuti in contatto con delle creature extraterrestri, di essere state rapite.
Nelle mie interviste ho chiesto di descrivermi queste creature e ho iniziato a fare degli identikit veri e propri.
Per i miei alieni mi sono ispirata al metodo Rorschach: osservo le macchie e cerco da qui di creare le mie figure.
Uno dei miei professori mi aveva fatto notare che i miei identikit erano troppo umani. A quel punto ho voluto stravolgere la mia ricerca, mi sono lasciata andare ed aiutandomi con le macchie di Rorschach ho iniziato a abbozzare queste creature.
Sono in una posizione centrale e questo non a caso, sta a simboleggiare la loro divintà.
Quello che sta intorno ha la funzione solo di rendere chiaro il fatto che la divinità proviene da un altro mondo.
Uno degli sfondi rappresenta la galassia, l'altro lo spazio aperto, in mezzo alle stelle.
K Come si pongono queste divinità aliene rispetto agli umani?
E Secondo me loro sono buoni. Le mie ricerche hanno messo in evidenza che si tratta di scienziati che operano come gli scienziati umani: prelevano un campione (l'essere umano) lo schedano e lo rilasciano.
K Le forme così strane possono creare un po' di diffidenza
E Io li vedo buoni, Alieno Epsilon forse un po' più misterioso, riservato, anche le ombre sono più scure. Alieno Epsilon ha delle ombre fatte con il nero, Alieno Delta ha dei toni più scuri del colore per l'ombreggiato. Lei, Alieno Epsilon è una lei, non ha nero.
K Come sei venuta a conoscenza del nostro bando?
E Ho ricevuto l'invito tramite facebook e ho provato.
K Cosa ne pensi del festival?
E Il festival non è male, l'organizzazione è buona e complimenti a tutti!
Silvia Bello