Dal 2011 il rock & roll splende di nuova luce e pulsa di nuova energia. Un esordio infuocato sulle scene quello dei Tunatones, protagonisti di esplosive performance come quella sui Navigli di Milano nello storico Club Le Scimmie e quella alla Biennale d'Arte di Venezia, dove la band ha aperto i festeggiamenti per l'inaugurazione del padiglione del Bangladesh con un'indimenticabile performance in onore di George Harrison.
I Tunatones sono la nuova formazione della scuderia Prosdocimi Records, l’etichetta che, dopo aver scoperto Hypnoise, ExKGB e Tommi, lancia anche questo irresistibile trio che la critica e il pubblico, dopo le infuocate esibizioni, hanno subito definito Surfabilly. Il motivo di tale definizione? La miscela esplosiva dei Tunatones parte dalle radici del rock & roll, riscopre il groove con screziature a tinte bop e blue grass, per definire un peculiare stile rockabilly con retrogusto surf.
Alessandro Arcuri alla voce e contrabbasso, Alberto Stocco (endorser della prestigiosa Stocco Drums) alla batteria e Mike 3rd alla voce e chitarre sono il motore infaticabile dei Tunatones. Dai loro strumenti, grazie al potente fascino analogico delle tecniche di registrazione degli studi Prosdocimi e ai ricchi background musicali, la voce mai sopita del Rock & Roll rivive con uno spirito sorprendentemente attuale e rinnovato.
Nati praticamente sul palco, i tre “tonni” sul finire del 2011 entrano in studio per lavorare al primo album iTunas!, pubblicato nel febbraio 2012. Registrato con macchine e tecniche con cui vennero incisi gli album diventati pietre miliari nella storia della musica, iTunas! nasce dalla tradizione degli anni d'oro del rock & roll e dichiara subito la sua prepotente contemporaneità. I Tunatones esordiscono con un viaggio musicale carico di adrenalina che sfreccia su tappeti ritmici inarrestabili e trascinanti.
iTunas! è un disco suonato con tagliente determinazione, dedicato alla memoria di Steve Jobs e di George Harrison, tributato con Homage to George Harrison, rivisitazione rockabilly di un medley di brani firmati dall'ex Beatle, arrangiata ed eseguita per celebrare la prima volta del Bangladesh sulla scena della Biennale di Venezia. Un omaggio che viene pubblicato proprio nel 2012, anno in cui ricorrono i 40 anni dal mitico concerto a favore del Bangladesh organizzato da George Harrison a New York.
I Tunatones sono la nuova formazione della scuderia Prosdocimi Records, l’etichetta che, dopo aver scoperto Hypnoise, ExKGB e Tommi, lancia anche questo irresistibile trio che la critica e il pubblico, dopo le infuocate esibizioni, hanno subito definito Surfabilly. Il motivo di tale definizione? La miscela esplosiva dei Tunatones parte dalle radici del rock & roll, riscopre il groove con screziature a tinte bop e blue grass, per definire un peculiare stile rockabilly con retrogusto surf.
Alessandro Arcuri alla voce e contrabbasso, Alberto Stocco (endorser della prestigiosa Stocco Drums) alla batteria e Mike 3rd alla voce e chitarre sono il motore infaticabile dei Tunatones. Dai loro strumenti, grazie al potente fascino analogico delle tecniche di registrazione degli studi Prosdocimi e ai ricchi background musicali, la voce mai sopita del Rock & Roll rivive con uno spirito sorprendentemente attuale e rinnovato.
Nati praticamente sul palco, i tre “tonni” sul finire del 2011 entrano in studio per lavorare al primo album iTunas!, pubblicato nel febbraio 2012. Registrato con macchine e tecniche con cui vennero incisi gli album diventati pietre miliari nella storia della musica, iTunas! nasce dalla tradizione degli anni d'oro del rock & roll e dichiara subito la sua prepotente contemporaneità. I Tunatones esordiscono con un viaggio musicale carico di adrenalina che sfreccia su tappeti ritmici inarrestabili e trascinanti.
iTunas! è un disco suonato con tagliente determinazione, dedicato alla memoria di Steve Jobs e di George Harrison, tributato con Homage to George Harrison, rivisitazione rockabilly di un medley di brani firmati dall'ex Beatle, arrangiata ed eseguita per celebrare la prima volta del Bangladesh sulla scena della Biennale di Venezia. Un omaggio che viene pubblicato proprio nel 2012, anno in cui ricorrono i 40 anni dal mitico concerto a favore del Bangladesh organizzato da George Harrison a New York.