Arrivano in Italia i Goose, promessa belga del rock elettronico, giunti al secondo album e fattisi notare per le loro notevoli performance live. Quella al Pop Corn di Marghera, nella serata Wah Wah Club, è l'unica data italiana in cui il quartetto si esibisce dal vivo.
Sul palco si presentano in tre, tutti armati di sintetizzatore, in prima fila (con il cantante a occupare il posto centrale) e il batterista nelle retrovie. Si parte con “Synrise”, l'intro dell'omonimo ultimo album, pezzo piuttosto emblematico che bene esprime lo stile e le intenzioni della band.
Un Pop Corn quasi al completo e scatenatissimo (soprattutto nelle prime file) accoglie la band, che, pur spesso divagando su qualche tamarrata sonora, non tradisce le aspettative del pubblico e regala uno spettacolo energico e intenso.
La cosa che più colpisce di un tale gruppo elettronico è la totale scelta dell'analogicità per quanto riguarda la strumentazione: nessun computer sullo stage, solo tre synth, una batteria e tre microfoni, con due chitarre e un basso a fare spesso capolino. E quasi tutte le canzoni dei Goose (tranne gli ultimissimi lavori) se fossero eseguite solo con la classica forma chitarra-basso-batteria sarebbero altrettanto valide. Il pezzo migliore dell'esibizione è “Bring It On”, mentre il più partecipato è l'ultimo singolo, “Can't Stop Me Now”.
Il difetto più grande del live è però la durata assolutamente esigua di nemmeno un'ora, che crea un vago senso di malcontento, anestetizzato comunque dalla prolissa esecuzione di “Words”, scelta come ultimo pezzo del set, che su disco non è granché, ma dal vivo è forse il brano più energico in assoluto, con il suo attacco sintetico e lo sviluppo contrastante nella coda strumentale, fatta di chitarre e battiti di gran cassa accelerati, che strizza l'occhio un po' al metal, per diventare poi quasi una cavalcata. Se avessero operato questo metodo su più brani il concerto sarebbe stato fenomenale, invece si limita a essere un bel concerto, divertente ma niente di più, sicuramente non memorabile.
Chiudono la serata Cool Kids Can't Die e Smash The Disco, djs del Wah Wah Club.
Recensione a cura di Giacomo Falcon.
Progetto Felix.