OUTOPSYA nasce a Rovereto (TN) nel maggio 2003.
Partita come trio strumentale (chitarra, basso e batteria), la formazione si è progressivamente aperta a
svariati inserimenti occasionali di vocalist e strumentisti di diverse estrazioni, dal jazz al classico al metal, alternati attorno ai fondatori Luca Vianini ed Evan Mazzucchi.
L’attuale formazione comprende il computer (Mr. PC) come terzo elemento multifunzione.
OUTOPSYA ha partecipato a numerosi concorsi e rassegne, tra cui Rock Targato Italia, Emergenza Festival (Bolzano), Arezzo Wave, SorgàRock-VR (2° classificato anno 2004 e anno 2006), Open Hands (Rovereto), Concentratissimo Rock – TN (vincitori anno 2006), Contest MP3 – Cles (TN), Festival/contest Samigo (Pavia), SAMIGO TOP100 (vincitori "premio band da produrre" anno 2005), MEI di Faenza 2005, TavagnascoRock 2006 (TO), Piazza Chanoux di Aosta (1° maggio 2006), Suoni Universitari (TN), Canta che ti voto del giornale l'Adige (semifinalisti anno 2006), Music Village Contest 2006 (Marilleva – TN), GIROROCK del Trentino 2007, G3 della Valsugana (2007), Concorso All’ultima nota Nogaredo - TN (vincitori anno 2008), Turkish Bazaar (spettacolo di danza contemporanea – Modena 2009), Festival Upload-Bolzano (finalisti anno 2009), ed a decine di live proponendo esclusivamente brani originali e ottenendo vari riconoscimenti come "migliori musicisti".
Il 17 luglio 2007, con un organico di cinque elementi (batteria, basso, oboe, glockenspiel/percussioni, chitarre e computer) ha sonorizzato dal vivo il film muto Der Golem (1920), in piazza del Municipio a Pergine, su commissione del Circolo del Cinema Effetto Notte, eseguendo come "OUTOPSYA ENSEMBLE" le musiche composte ed arrangiate dal chitarrista Luca Vianini.
A due anni di distanza dal precedente lavoro OUTOPSYA torna con un nuovo disco dal titolo Fake: un doppio album, pubblicato dalla Lizard Records, etichetta leader nel campo progressive mondiale.
Filmografia:
Ad OUTOPSYA è stato dedicato il capitolo Father & Son nel film Corrente Continua (anno 2005) del regista trentino Francesco Dalbosco.
OUTOPSYA ha musicato dal vivo cortometraggi e film muti con le musiche composte e arrangiate da Luca Vianini: Der Golem - Tre Carte e una Storia -The Fall of The House of Usher - Darkness, Light, Darkness – Il Fantasma dell’opera.
Un video clip del brano Don’t Mind è stato realizzato nel corso di un laboratorio curato dalla regista Micol Cossali (anno 2009).
INTERVISTA OUTOPSYA
A due anni dal debutto di SUM gli OUTOPSYA tornano con Fake: quali sono le differenze rispetto al disco d’esordio?
In realtà si potrebbe dire che Fake non ha nulla o quasi in comune con SUM! Tutto il disco ruota attorno ad atmosfere e “paesaggi musicali” piuttosto che a riff e batterie spianate.
Consideriamo Fake come un altro tassello del nostro immaginario musicale, una sorta di disco di passaggio tra SUM e quello che verrà, sicuri che sarà ancora diverso.
Un doppio album, un cd viola e uno nero, 11 pezzi per disco, 11-11-11 come data di uscita: semplice casualità o precisi riferimenti numerologici ed esoterici tra le trame di Fake?
Fake è nato come un’unica composizione che, un po’ per comodità e un po’ per caso, abbiamo diviso in 22 brani! Fortuna volle che con 11 tracce in ogni cd le durate complessive dei due dischi risultassero quasi uguali! Queste casualità combinate con una serie di altre coincidenze ci hanno poi fatto optare per l'11-11-11 come release date che cade a pennello! Quindi in un certo senso potremo dire che siamo stati guidati inconsciamente dai numeri!
Anche Fake è frutto del duo Luca Vianini e Evan Mazzucchi: avete una rigida divisione di compiti oppure c’è una confluenza delle rispettive esperienze e inclinazioni?
Generalmente la parte compositiva è curata da Luca; Evan ha completa libertà di intervento e aggiunte nelle parti di basso e, per la prima volta, anche in alcuni inserti di violoncello. Poi ovviamente ci si confronta su tutti gli altri aspetti della produzione. Inoltre per questo lavoro Evan ha curato in prima persona il design e lo sviluppo della cover del cd!
Dopo un debutto in Videoradio approdate alla Lizard Records, un’etichetta indubbiamente più adatta alla vostra concezione di suono e composizione: com’è nato l’incontro con Loris Furlan?
Avevamo già contattato Loris proponendogli la pubblicazione di SUM che poi per vari motivi è uscito con Videoradio; siamo contenti che questa volta la collaborazione sia andata in porto. Soprattutto troviamo estremamente interessanti e di qualità le altre proposte musicali che escono per Lizard e quindi il solo fatto che Fake sia nella loro discografia ci lusinga molto!
Pochi conoscono il vostro aspetto: è una scelta voluta?
La nostra non è una vera e propria scelta di “anonimato visuale”, semplicemente non ci piace vederci e farci vedere in foto; anche nei live, quando possibile, preferiamo restare avvolti nell’ambiguità della penombra.
La vostra musica è angosciante, criptica, con una direzione elettronica che sembra non lasciare via di scampo: è un modo per attaccare e provocare l’ascoltatore?
Assolutamente no. È solamente la nostra musica, punto! La provocazione semmai potrebbe essere la pubblicazione di un doppio CD in un periodo in cui si tende più a curare un singolo o un EP con pochi brani, dando più importanza all’immagine attraverso foto e video, piuttosto che alla musica.
Nei due anni che ci separano da SUM avete avuto modo di collaborare in altri ambiti come la danza e il teatro: quanto è importante per voi il rapporto con aree extramusicali?
Importantissimo. Basti pensare che Fake è nato come colonna sonora per il film muto Il Fantasma dell’Opera! La “rimusicazione live” ci è stata commissionata dal Circolo del Cinema “Effetto Notte” di Pergine Valsugana (TN) e visto che eravamo soddisfatti del nostro lavoro abbiamo deciso di rimpolpare tutto con voci e arrangiamenti per adattarlo alla pubblicazione su cd!
SUM ha ottenuto ottimi responsi critici, soprattutto all’estero: pensate che Fake potrà avere la stessa considerazione?
Ci rendiamo conto che Fake possa risultare un disco un po’ particolare, forse proprio perché concepito come un’ unica traccia da più di 90 minuti richiede un ascolto in un certo senso esclusivo: sul divano di casa con luce soffusa. Restiamo comunque convinti delle nostre scelte e ovviamente ci farà molto piacere se qualcuno troverà qualcosa di interessante anche in questo nuovo capitolo.
OUTOPSYA, ovvero “OUT Of PSYchical Activity”: vuoi ricordare il significato di questo acronimo?
“OUT Of PSYchical Activity” è una frase nata a posteriori solo per dar senso alla parola OUTOPSYA che di suo non avrebbe alcun significato… Siccome fa molto tendenza dare a tutti i costi un senso alle cose solo dopo averle fatte (molto “out of psychical activity”) ci sembrava brutto non onorare tale usanza almeno con il nome! Inoltre OUTOPSYA non esiste in nessun vocabolario e quindi identifica solo noi! Grande comodità nella selva di Internet!
OUTOPSYA - FAKE 11.11.11