Fra poco noi suoniamo dal vivo… e voi, ci siete?
La scorsa settimana abbiamo fatto le prime prove per il tour e… wow! Gran bel sound, grintosa determinazione e voglia di suonare ottima musica. Se tutto andrà come stiamo immaginando la prima parte del concerto sarà interamente dedicata a Canzoni per un figlio, con una trovata (che ancora dobbiamo tecnicamente provare) per rendere lo spettacolo intenso, altamente poetico, poco convenzionale, e esattamente all’opposto del "mood" dei "mala tempora" che occorrono: in questo mondo complesso (e un po’ di merda) dove tutti si incazzano (la più parte delle volte giustamente) e si inspirano venti di complotti e si vedono nemici ovunque e qualsiasi verità è confutata e si espirano sentenze in nuvolette di nerissimo astio, noi, anziché urlare e ululare, proponiamo valori futuribili, e la narrazione per i figli diventa metafora per dar peso al senso della lungimiranza, che manca a questo mondo volgare. Serve un uomo diverso da quello attuale, e lo estrinsecheremo con quella trovata di cui sopra. Venite dunque con questo spirito, amici…
Poi, la seconda parte sarà la solita piacevole sorpresa che cerchiamo di procurare sempre al nostro pubblico di affezionati: e almeno quattro pezzi scelti del vecchio repertorio faranno la gioia di molti nostalgici. Infine… Beh: giusto venerdì scorso ci è venuta fuori una cover (a seguito di una contingenza, "as usual") e ci è piaciuta così tanto che la porteremo in giro. Farà parlare? Ci sa di sì… (ma noi la faremo perché bella, non perché… faccia parlare in "quel" certo modo).
MARLENE KUNTZ, al Festival di Sanremo con il brano “Canzone per un figlio”, partono in tour proprio dal New Age club con una serie di date che proseguiranno in estate.
“Canzoni per un figlio” è un disco che presenta due pezzi nuovi e un po’ di canzoni del nostro repertorio, risuonate per l’occasione con la volontà di lasciar vagare l’estro ovunque ci avrebbe voluto portare, senza troppa deferenza nei riguardi della versione originale. Quando il pezzo per Sanremo (“Canzone per un figlio”) ha preso forma, abbiamo avuto quasi istantaneamente l’idea di un concept a essa legato. Posto che avevamo deciso di non fare inutili corse per un disco di nuovi brani, il guizzo del concept ci ha immediatamente convinto che era la cosa giusta da fare. Ciascuna canzone, dunque, contiene, a nostro sentire, valori o immagini trasmissibili a un figlio, immaginato intorno alla sua fase di ingresso nell’adolescenza o poco dopo.
E’ stato davvero interessante e stimolante rendersi conto che molte nostre canzoni del lontano passato “marlenico”, quelle che per i non addentro a certe sonorità erano percepite come “temibili“… “ostiche“… “ostili“…, erano in realtà canzoni dense di contenuto tutt’altro che trasgressivo o incendiario.
Il libretto del cd espone, di conseguenza, un approccio conforme: un ipotetico padre introduce al proprio figlio, con uno scritto di suo pugno, ciò che si andrà a leggere e ascoltare. E ogni canzone viene illustrata da una breve serie di affermazioni a mo’ di suggestione-spiegazione, di modo che il figlio possa subliminalmente intuire un fascino da lasciarsi maturare dentro per la sua crescita.
Non ci dispiace immaginare che tale relazione padre-figlio abbia parziale valenza metaforica nei riguardi di molti che potranno avere per le mani tali libretto.
Desideriamo, infine, sottolineare la presenza di quattro musicisti che ci hanno donato un po’ della loro splendida creatività, aggiungendo sapori nuovi alle nostre atmosfere: la pianista Alessandra Celletti, l’amico Gianni Maroccolo, il trombettista Roy Paci, il violinista Davide Rossi. A loro il nostro bel “Grazie”!
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