Un album che ti prende per mano e ti porta a vedere il più sudicio e grottesco baraccone mai giunto in città. Ti sbatte sulla faccia un mondo cane, dove nessuno ti può o ti vuole aiutare. E infine,dopo averti fatto urlare e lasciato sgomento, come una tenera mamma ti prende in grembo e, nonostante tutto, riesce a confortarti.
I Rashomon costruiscono una musica scarna, fatta di sporcature e inflessioni provenienti dal blues arcaico. Ed è proprio il blues il primo colore del disco, che va ad imbrattare una sensibilità decisamente moderna, a caccia dei timbri e delle atmosfere tipiche del live. La neonata band ha infatti caratterizzato la propria identità a partire dall'esperienza sul palco e dall'energia dell'interplay, che diventa un elemento fondamentale quando la formazione viene ridotta all'osso e tutto deve essere veicolato attraverso una voce, una chitarra ed una batteria.
La semplicità e l'immediatezza dei lunguaggi musicali diventano lo scenario perfetto per la scrittura di Kheyre Walamaghe, cantante e autore dei testi. Una scrittura radicata nella cruda realtà delle cose (Bukowsky, Scorsese), capace allo stesso tempo di perdersi in universi onirici (Lewis Carroll, Roal Dahl, Neil Gaiman). Su questo palcoscenico si alternano l'amore che consuma (Fuoco), l'abbandono alla solitudine (Persi), l'intimità filosofica e religiosa (Black Jesus e Vite Splendide) e l'atteggiamento politico (Maledetti). Il tutto va a comporre un epica limpida e diretta, a celebrazione degli insignificanti e meravigliosi eroismi privati del nostro mondo.
Andrà tutto bene è stato registrato e mixato da Davide Cristiani nel suo nuovissimo studio "Bombanella Soundscapes" a Maranello ed è stato masterizzato al Pisimastering Studio (Roma) da Claudio
Gruer. Un importante contributo alla realizzazione dell'album viene dall'incontro tra i Rashomon e Lo Scafandro (etichetta discografica emiliana): Fabrizio Tavernelli e Roberto Fontanesi hanno accompagnato la band in tutte le fasi della produzione.
Il disco si completa con l'opera grafica di Davide Montorsi, la fotografia di Emanuele d'Antonio e gli esercizi calligrafici del piccolo Martin Mancini.
Biografia
I Rashomon sono l’ultimo progetto del cantautore modenese Kheyre Walamaghe.
Il progetto Rashomon viene alla luce nel Novembre 2010 e si va a collocare all’interno di quell’universo timbrico e compositivo che vuole fare a meno del basso e apre nuovi orizzonti per la musica rock (White Stripes, Black Keys, B.S.B.E.). I Rashomon sono appunto voce/piano, chitarra e batteria. Una band che dà vita a un sound rozzo e nervoso in grado di pescare al contempo da diversi generi come il blues, il grunge, il noise ma anche dalla musica di carattere più cantautorale.
Parallelamente all’attività live i Rashomon ottengono la vittoria al premio Daolio 2011 (con il brano “Mamma è un brutto mondo”) e a ROCK TARGATO ITALIA 2011, confermandosi come una delle band più interessanti del panorama indipendente italiano.
Alla vigilia dell’uscita di Andrà Tutto Bene, il loro primo disco prodotto in collaborazione con l’etichetta reggiana “Lo Scafandro”, si uniscono agli artisti del VULCANOPHONO, un neonato collettivo musicale nel panorama indie emiliano.
I Rashomon sono:
Kheyre Walamaghe: voce, piano, synth e toypiano;
Matteo Fiorini: batteria;
Simone Galassi: chitarra elettrica e cori.