A tre anni di distanza da “Cosa sei disposto a perdere?” tornano le Cattive Abitudini con il loro ultimo lavoro “Gemini 1”.
I fan del gruppo stiano tranquilli:
Il cd ricalca il sound ormai collaudato del quartetto veneto e non tradirà le loro aspettative.
Tuttavia niente di nuovo all’orizzonte, il solito punk rock scanzonato e divertente, condito da liriche goliardiche votate perlopiù al dio bacco.
Fin da “Tutto fa parte di noi” l’alcol è stato un fedele compagno di viaggio della band ed in “Gemini 1” non potevano non esserci tracce dedicate a questo tema.
“Oktoberfest” trascina l’ascoltatore nell’atmosfera festaiola della celebre manifestazione, “Backstage” descrive appieno i momenti di baldoria tipici del dietro le quinte, “Signorina Sambuca” è un elogio al noto liquore.
Questo ripetersi concettuale non attribuisce però originalità al lavoro.
Il gruppo sembra infatti non riuscire a staccarsi dai soliti temi conferendo alla produzione un andamento monotematico. Il cd è un susseguirsi di luoghi comuni e testi prettamente adolescenziali, ben disposti ad essere canticchiati da un pubblico under 20, ma niente più. Non si riesce a parlar di maturità o di evoluzione del sound.
Tanto di cappello alla coerenza del gruppo, che da anni(nonostante critiche e detrattori) continua a girare la penisola portando alle masse un genere ormai(ahimè) poco considerato dalle major.
Che dire quindi di quest’ultima fatica del quartetto veneto?
Divertente, allegro e ben votato a serate goderecce, piacerà parecchio agli sbarbatelli ed ancora di più ai fan d’oltredata. Un po’ meno a coloro i quali il flower punk made in Italy dei 90’s ha decisamente rotto le scatole.
Ad ogni modo,
Le Cattive Abitudini sono così: prendere o lasciare.
Voto: 6
Best Track= Storie senza età
Loris Tomasella