E' la prima volta che li vado a vedere, un gruppo che ho sempre apprezzato ma di cui non sono un mai stato un fan, e di cui conosco poche canzoni.
Un gruppo che fa musica complessa, canzoni che non ti seducono immediatamente il più delle volte, ritmiche e armonie spesso quasi sperimentali.
Ma che comunque mi ha sempre stupito per originalità e fascino.
Eccomi infine, in macchina sotto una pioggia torrenziale per quello che sembra un concerto maledetto. Quasi tempesta a Pordenone, cosa che convince moltissimi a non andare, pensando addirittura che il concerto non si faccia nemmeno stavolta.
E invece le cose andranno per fortuna diversamente.
Quando arrivo riesco a ritagliarmi un posto comodo abbastanza vicino al palco, un po' spostato sulla destra.. So quanto l'acustica sia problematica nella pur splendida cornice di Villa Manin. Purtroppo le barchesse e la villa stessa rimandano echi, riverberi e ribattuti che mischiandosi al suono originale rendono davvero scarsa la qualità d'ascolto, se si è in certi punti, tipo molto indietro rispetto al gruppo.
L'unica cosa è avvicinarsi al palco, per sentire davvero bene.
Il pubblico è vastissimo, in generale molto tranquillo ed educato. Gente che viene un po' da ogni dove, da tutta Italia, ma anche da tutta l'Europa dell'Est.
Il cielo minaccia, ma non piove, ed inizia il gruppo spalla, i Canadesi Caribou.
Uno spettacolo abbastanza breve ma intenso, intriso di rarefatte, algide e potenti ritmiche e sonorità elttrodance, in cui il
batterista Daniel Victor Snaith (è suo il progetto) la fa da padrone. Interessanti.
Poi gli unici dieci minuti di pioggia della serata, durante il cambio palco.
Nemmeno fastidiosi, quasi divertenti, immerso com'ero in un mare di impermiabilini colorati, fatto di giovani allegri e per niente preoccupati.
Ecco i Radiohead.
Una intro in penombra e poi l'esplosione di suoni e di luci con "Lotus Flower".
Ok, lo dico subito. Da qui comincia un concerto, uno spettacolo che rasenta la perfezione.
Non avevo un goccio di alcol nel mio corpo, e, no, neanche nessun'altra sostanza strana, state tranquilli. Ma sono stato trasportato spesso a un livello più alto di percezione, di euforia, di felicità. Anche canzoni che non conoscevo, anche nei punti più dissonanti e difficili, la magia del tutto era davvero notevole.
Ora, fermarmi ad analizzare una per una le ben 24 canzoni che hanno suonato, è superfluo e anche probabilmente oltre il mio compito.
Posso dirvi solo alcune cose, così, in ordine sparso, per come me le ricordo.
Il mix dei suoni era perfetto, davvero perfetto, aiutato da un impianto di altissima qualità. In alcuni punti, anzi molti, le stratificazioni di note erano abbondanti, ma tutto percettibile perfettamente e tutto in un qualche modo era "indispensabile".
La misura e il gusto di ogni musicista dava alla resa finale una tessitura mai ridondante.
Le articolazioni ritmiche complesse (spesso spiazzanti) e l'appoggiarsi talvolta su dissonanze, era sempre funzionale, mai una posa artistica.
Funzionale alla bellezza del brano.
Thom York è un gran cantante, davvero, pulitissimo e preciso tecnicamente, quanto passionale nell'interpretazione. E poi sul palco ballave e si muoveva con una coinvolgente elettrica eccitazione.
Johnny Greenwood alle chitarre e tastiere ne era il contraltare ieratico. Greenwood che ho apprezzato tanto anche come compositore "colto" di muisca per film (andate a risentirvi la sua colonna sonora de "Il Petroliere" di Paul Thomas Anderson: gran film e grandi musiche.)
Insomma, una serata di grande ispirazione. Ispirazione sul palco e ispirazione che è arrivata nelle nostre menti.
P.S.: forse non sono in "linea" coi tempi, ma 2 euro una bottigliette di acqua e 3,5 euro per una bottiglietta di cocacola, prezzi dei chioschi interni all'area, sono per me un furto bello e buono.
La scaletta dei Radiohead a Udine
1-Lotus Flower
2-Airbag
3-Bloom
4-The Daily Mail
5-Myxomatosis
6-The Gloaming
7-Separator
8-Climbing Up the Walls
9-Pyramid Song
10-Nude
11-Weird Fishes/Arpeggi
12-Reckoner
13-There There
14-The National Anthem
15-Feral
16-Paranoid Android
(primo bis)
17-How to Disappear Completely
18-Planet Telex
19-Staircase
20-Morning Mr. Magpie
21-Street Spirit (Fade Out)
(secondo bis)
22-Give Up the Ghost
23-Everything In Its Right Place (con Small Axe di Bob Marley’s nell’intro)
24-Idioteque
29/09/12
Massimo Adolph Nutini
TheGreatComplottoRadio.com